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Sull'antica mulattiera della valle (2)



Da Villa inf. a Ceres per le Salette e la Vana. (Itinerario A)
-Località di partenza: Villa inf. (m. 650)
-Località di arrivo: Ceres (m. 704)
-Dislivello: m. 54
-Tempo di percorrenza: 0,40 ore
-Difficoltà: T
-Segnavia: biancorosso senza numero

Descrizione

Questa passeggiata ripercorre fedelmente l’antica via per la Val d’Ala, lungo la stessa mulattiera che vide per secoli il passaggio di generazioni di montanari, ma anche quello della Santa Sindone nel ‘500 e poi dei primi turisti e alpinisti. Salendo da Pessinetto, dopo aver toccato la cappella di S.Rocco, si portava al castello di Mezzenile presso la cappella di S.Bartolomeo, per poi proseguire lungo il tracciato attuale verso Salette e Vana. La passeggiata inizia a Villa Inf., sulla dx della carrozzabile salendo, di fronte al bivio per piazza Geninatti, ed è segnalata dal cartello del percorso pedonale per Salette-Ceres; Si continua in mezzacosta avendo sulla dx le costruzioni chiamate “la Braida”. La mulattiera passa sotto un’ampia parete rocciosa, il cosiddetto Roc Picoun, palestra di roccia. Sottopassata una condotta forzata, si giunge alle case delle Salette e superatele, il sentiero si affianca al canale e dopo un breve tratto lo incrocia fino ad incontrare una sterrata che porta alle case della Vana. Volendo ora puntare su Ceres, seguire sulla ds. la sterrata che aggira la borgata portandosi sulla strada asfaltata d’accesso, oppure raggiungere quest’ultima passando in mezzo alle case e scendere lungo l’asfalto fino alla prima curva, dove s’imbocca sulla sx un sentierino tra i prati che scende al ponte della Vana a schiena d’asino risalente al 1740. Dalla Vana percorrere la prosecuzione dell’antica mulattiera per Almesio ed Ala di Stura. Prima delle case della Vana, dove la sterrata piega a dx, trascurando una carrareccia sulla sx si infila la mulattiera che passa tra le abitazioni superando la chiesetta, e prosegue nuovamente tra prati e boschi. In lieve salita si supera la Fontanassa e si esce su una sterrata, seguendola in discesa si arriva a Almesio. Continuare ora sulla strada asfaltata per Grange Almesio superando un torrentello e poco dopo abbandonarla per una carrareccia che si stacca sulla dx. Seguirla in piano il tutto  piacevolmente ombreggiato. Il percorso supera diverse case isolate e, dopo circa un’ora da Almesio, in prossimità di una di esse, occorre trascurare un ramo che va a ds., verso la Stura, e superato un fatiscente pilone, un altro che piega a sx, proseguendo diritto sulla sterrata che procede a fianco del torrente. Ci troviamo nel luogo ove sorgeva Il villaggio minerario di Pertus, fondato nel 1267 in seguito alla scoperta di miniere d’argento e ferro; venne abitato da numerosi operai divenendo comune autonomo. Scomparve dalla faccia della terra il 17/09/1665: una spaventosa alluvione causò una gigantesca frana che, dalla zona della Courbassera presso Ala di Stura, scese a bloccare la Stura travolgendo il ponte delle Scale e Pertus. Il borgo non venne mai più ricostruito. La sterrata termina presso le case delle Quaie, dove si ritrova l’antica mulattiera che supera l’insediamento e, con salita si snoda in un tratto impervio da cui appare imponente il Monte Rosso d’Ala. In breve si raggiunge il poco che resta del ponte delle Scale ricostruito dopo l’alluvione del 1665 da Castagneri di Balme nel 1668, ma definitivamente distrutto dall’alluvione dell'ottobre 2000.

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