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Giro del branlu



Il Branlu (o Brënlou in patois) di Mezzenile è un carnevale dalla lunga tradizione che affonda le sue radici in usanze antichissime e in un contesto culturale che richiama l’eredità celtica e pagana.

Descrizione

Storicamente, il Branlu rappresenta molto più di una semplice sfilata in maschera: è un rito che, attraverso la parodia dei ruoli sociali e la presenza di figure emblematiche – dall’Alpino, al prete, passando per i diavoli e l’uomo selvatico – celebra la vitalità e l’identità della comunità alpina delle Valli di Lanzo.

Origini e significato
Il termine “Branlou” sembra derivare da “bran”, parola con possibili origini celtiche che richiama un’antica usanza festiva, in cui la natura e il mondo animale si mescolano con la cultura popolare. Questa festa, oltre a rappresentare un’occasione di gioia e condivisione, è stata storicamente vista come un momento di ribellione contro le imposizioni del potere ecclesiastico, che per secoli aveva cercato di reprimere manifestazioni considerate troppo trasgressive e pagane.
Tra le varie diramazioni che hanno preso gli antichi dialetti derivati dal gaelico, nella lingua
francoprovenzale delle Valli di Lanzo (patois) esiste il termine brandou, che significa far festa, fare baccano, ed è usato soprattutto in tempo di Carnevale. “Andare in brando” è un termine che si usa ancora oggi e significa andare in giro in maschera e far festa durante il Carnevale.

Evoluzione nel tempo

Un manoscritto del 1634, conservato nella parrocchiale di Mezzenile, descrive una processione con maschere lignee raffiguranti animali totemici (orso, capra, corvo), accompagnata dalla distribuzione di fave benedette – antecedente della moderna fagiolata1. Questa fase storica vide la nascita del "Giro" vero e proprio, percorso circolare che simboleggiava il ciclo della natura e includeva soste presso cappelle campestri dedicate ai santi protettori del bestiame.
Nel corso dei secoli il Branlu ha subito trasformazioni, pur mantenendo intatto il suo spirito originario. Documenti e articoli storici, come quelli riportati da blog e pubblicazioni locali, raccontano di edizioni in cui la sfilata vedeva la partecipazione di maschere tradizionali – tra cui quella dell’Alpino, dei diavoli e dell’uomo selvatico – accanto a elementi più innovativi e scherzosi, capaci di adattarsi ai tempi moderni senza perdere il legame con il passato
Anche le sospensioni temporanee, come quella avvenuta nel 2020 per il lockdown, hanno evidenziato come il Branlu rimanga un appuntamento imprescindibile per la memoria e l’identità locale, ritrovando slancio e nuove interpretazioni nelle edizioni successive

Il Branlu oggi
Oggi il giro del Branlu si configura come un evento partecipativo e gioioso, dove tradizione e novità convivono in un contesto di rinnovato orgoglio per le radici locali. Gli articoli più recenti, come quelli di testate locali, mettono in luce non solo il rinnovamento della manifestazione, ma anche la sua capacità di essere un ponte tra passato e presente, raccontando storie e leggende che ancora oggi affascinano residenti e visitatori
In sintesi, il Branlu di Mezzenile è una festa che testimonia la ricchezza storica e culturale delle Valli di Lanzo, mantenendo vive tradizioni secolari e adattandosi con creatività alle nuove generazioni, in un continuo dialogo tra passato e presente.

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